Perché la tua azienda dovrebbe fare SEO

L’abbiamo accennato nell’articolo “Perché la tua azienda dovrebbe fare lead generation”: creare contenuti di qualità premia, perché i motori di ricerca come Google gratificano quei siti che dimostrano in questo modo di valorizzare i propri utenti.

Come lo sappiamo?

Perché sono anni che ci occupiamo di SEO, cioè di ottimizzazione per i motori di ricerca, disciplina (a sua volta ricompresa nella SEM – Seach Engine Marketing, ovvero marketing attraverso i motori di ricerca– che comprende sia i risultati di ricerca a pagamento – nella quale si usano strumenti come Google Adwords- che i risultati organici di ricerca -la SEO appunto, che studia i parametri in base ai quali i contenuti vengono disposti nei motori di ricerca, e che chiaramente risulta fondamentale per tutti quei soggetti che nel mare magnum del web vogliono essere trovati agevolmente e dal più ampio numero di persone possibili, come ad esempio le aziende che si occupano di vendita di beni o servizi.

E dal momento che è altrettanto chiaro che queste stesse aziende puntano ad occupare i primi posti nelle ricerche degli utenti bisogna:

• • individuare le variabili che stanno alla base dell’algoritmo adoperato dai motori per classificare i propri contenuti;
• • capire come queste variabili si modificano nel tempo (dal momento che l’algoritmo di cui sopra subisce periodicamente sostanziali modifiche);
• • strutturare le pagine del proprio sito di modo che rispondano al meglio alle richieste degli utenti e, di conseguenza, dei motori di ricerca.

Poiché le pratiche SEO sono molteplici e riguardano diversi aspetti, come l’ottimizzazione della struttura del sito, del codice HTML, dei contenuti testuali, la gestione dei link in entrata (ovvero che da altri siti puntano verso il tuo sito, detti inbound link o, più comunemente, backlink) e in uscita (che dal tuo sito puntano verso altri), è chiaro, a meno che non siate del settore, come solo degli esperti possano occuparsi di queste questioni così tecniche e specifiche, anche perché la linea che separa l’uso corretto delle parole chiave più significative da un loro abuso è davvero sottile, e SEO poco esperti potrebbero cadere in errore e provocare addirittura ammonimenti al sito dei propri clienti.

E una penalizzazione in un meccanismo caratterizzato da quasi 6 miliardi di ricerche ogni giorno non è una perdita da poco: equivale a rischiare di non essere al posto giusto al momento giusto, cioè proprio mentre quell’utente ci sta cercando; significa esporsi al pericolo di perdere affidabilità, dal momento che i siti posizionati ai primi posti dei motori di ricerca sono anche quelli che godono di una migliore immagine aziendale (e quindi di maggiori contatti).

Ecco perché è importante per promuovere sé stessi fare SEO, ma anche affidarsi a dei professionisti: ecco perché noi della Q Business Innovation realizziamo sempre indagini e ricerche approfondite, mirate a trovare il giusto equilibrio tra le parole chiave più cercate, quelle più competitive, e quelle meno inflazionate che potrebbero però portare al raggiungimento di importanti nicchie di mercato.

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